lunedì 7 settembre 2015

La mantella del diavolo



Cristina Battocletti   La mantella del diavolo  Bompiani, 2015, pp.165


In fondo è una storia di paese, preso però in un brutto momento: in una settimana muoiono almeno cinque persone, tutte amiche della protagonista Irma, ciascuna col suo funerale. Ed è proprio la sequenza dei funerali che impedisce a Irma di tornare a Bologna, dove studia all’università. La storia è il meglio, assieme all’ambientazione: Cividale e le zone di confine tra Friuli e Slovenia. Poi Cristina Battocletti ha uno stile neorococò che le impedisce di utilizzare parole consuete in situazioni normali, al di là dell’aldilà del luogo comune. Trovo divertente inventare nuove metafore, sillogismi, paragoni, similitudini ma non in maniera così sistematica e deliberata. Soprattutto se alla fine sfugge un “ricciolo ribelle”, come in qualsiasi romanzo per signorine. Ci sono però dei bei personaggi, e un paio di magnifiche descrizioni della zona del Natisone, scritte con il loro proprio linguaggio.

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