giovedì 4 agosto 2016

Sette casi di sangue e una storia d’amore



Teresa Solana  Sette casi di sangue e una storia d’amore Sellerio 2012 pp.192


Teresa Solana non è mai perfetta, soprattutto nelle storie lunghe (Delitto imperfetto, Sellerio 2008 e Scorciatoia per il paradiso, Sellerio 2010). Le trame sono sempre raffazzonate e confuse e si arriva alla fine dei suoi romanzi gialli nel totale disinteresse per l’identità dell’assassino e le cause del delitto. Quello che conta è l’assortimento di personaggi, ambienti, dialoghi, considerazioni su Barcellona e sulle sue mutazioni urbane, nonché l’idea geniale di scegliere come investigatori una coppia di gemelli del tutto diversi ma complementari.
Questa raccolta di racconti brevi, al contrario, è perfetta. Truce, spietata, cinica, ributtante ma anche comica, geniale, fulminante nelle battute e magistrale per umorismo surreale. Non so come mi sia sfuggita per tanti anni. Forse perché oscurata da un’altra giallista spagnola, Alicia Giménez Bartlett, tanto più noiosa e sempre uguale a se stessa, benché onnipresente nei  principali centri commerciali.

Duffy



Dan Kavanagh Duffy Einaudi 2015 pp. 192


Rinasce dopo più di trent’anni questo romanzo di Julian Barnes, primo di una serie di quattro pubblicati con lo pseudonimo di Dan Kavanagh. Le ragioni per cui alcuni scrittori a volte pubblicano sotto falso nome sono varie, non sempre interessanti e spesso non vitali per la fruizione, come nel caso  di questo noir, benché chicchissimo in veste Einaudi/supercoralli. Lasciando da parte la prima scelta,  meno scattante, di Julian Barnes, so di aver letto un buon libro, rapido, elegante, divertente, con un  bel tipo come protagonista e una ambientazione accurata, anche se consueta (un quartiere a luci rosse). Seguiranno gli altri tre, annunciati in altrettante ambientazioni diverse e promettenti.

lunedì 1 agosto 2016

Il padrino di Kathmandu





John Burdett  Il padrino di Kathmandu Bollati Boringhieri  2015 pp.400



Su un omicidio truculento si inseriscono quattro o cinque storie efferate tra Bangkok e Kathmandu, sulle quali indaga il detective Sonchai Jitpleecheep. Sulla base di un noir “classico” John Burdett, un inglese che ha vissuto molto a Hong Kong,  ci disvela un mondo alla rovescia in cui i cattivi e i buoni non collimano con le nostre idee, o forse con i nostri preconcetti. Impariamo anche a vedere il mondo dal suo lato orientale, benché mediato da un occidentale colto e ottimo scrittore qual è l’autore. Più che le storie piacciono gli ambienti, le considerazioni su cultura e società e diversi punti di vista sul buddismo, di cui  noi occidentali abbiamo una visione sciroppata. Ma anche le vicende e i tremendi personaggi che le animano  alla fine trovano un senso e una collocazione nella trama, le cui forzature alla fine non sono così estreme come appaiono.


Lascia stare i santi Einaudi



Guido  Barbujani  Lascia stare i santi Einaudi 2014 

pp. 184

Un buon divulgatore può tutto. Anche rendere avvincente il racconto delle indagini necessarie a stabilire se le reliquie di San Luca Evangelista conservate nella Basilica di Santa Giustina a Padova sono autentiche. Ai lavori, commissionati  dall’allora vescovo di Padova Antonio Mattiazzo, parteciparono archeologi, storici, anatomo-patologi, biologi e l’autore, genetista e interprete delle poche tracce di DNA utilizzabili. Nel libro ci sono avventura e suspence, scienza e storia, personaggi e luoghi, come nei migliori romanzi. Ma è tutto vero, e perciò molto più divertente.