Gabriella Genisi Spaghetti
all’assassina Sonzogno, 2015, pp.188
Gabriella Genisi copre le zone di Bari lasciate libere da
Gianrico Carofiglio. Più che aree urbane sono aree affettive: tanto Carofiglio è cupo e
contorto, tanto Genisi è lineare e luminosa. La sua commissaria Lolita, bel
donnone mediterraneo, risolve sempre i casi non si sa bene né come né perché,
ma è lo stesso. L’importante è sapere come si veste, con chi esce a cena, dove
esce a cena, cosa mangia a cena, cosa cucina per cena. Un libro per galline
noir che si legge in una andata e ritorno di autobus, però divertente e che
smuove quel desiderio di basso Adriatico che non deve mai venir meno.
Alain Connes Danye
Chéreau Jacques Dixmier La punta dell’ago •un giallo quantistico•
Carocci editore, 2015, pp. 158
Va bene, Alain Connes è un grande matematico. Ma per mettere
assieme questa storia, che ho letto interamente solo perché ho il gusto dell’orrido, ha
dovuto chiedere aiuto ad altri due coautori, di cui una è la moglie. Mi rendo
conto del desiderio di divulgare le sue intuizioni sul tempo, senz’altro
affascinanti, ma scrivere un buon giallo è un’altra cosa. Del resto è così che
si presenta, come un giallo di una volta, come dimostra la scelta della
copertina. Se poi la postfazione di Carlo Rovelli vuole convincermi che si
tratta di un modo alternativo per diffondere idee nuove e complesse, allora è meglio
cambiare copertina.
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