Alessandro
Robecchi Torto marcio Sellerio, 2017, pp.415
Se è vero che Georges Simenon
faceva nascere i suoi personaggi direttamente dall’elenco del telefono, può
darsi che Alessandro Robecchi inventi le
sue storie a partire dallo stradario di Milano. Questa volta siamo in piazza
Selinunte, un ex-quartiere modello (anni Trenta/Quaranta) attualmente in degrado, pesante. Ci vorrà un
po’ per mettere in relazione questa zona di Milano, fuori mappa nella storica
pianta Touring del 1967, con i quartieri alti del centro. Ma alla fine tutto
tornerà. Come sempre le parti rovinate, quelle delle periferie, rappresentano
la forza delle storie di Robecchi. Ma anche il corredo di personaggi ricorrenti
è mantenuto con gentilezza, senza esagerare con bozzetti e contorni. Dylan ha
già vinto il Nobel e pertanto imperversa, ora e sempre, ma con tutte le ragioni.