Roberto
Alajmo Carne mia Sellerio
2016 pp.290
Una storia di ordinari delitti:
necessari, tutelati, ragionevoli, benvisti. Lucidi come il linguaggio essenziale scelto da
Roberto Alajmo, intonsi come il filo della narrazione, lineari come il pensiero
di assassini, complici e fiancheggiatori. Delitti sotterranei che attendono
solo un cunicolo per uscire allo scoperto e iniziare la loro azione demolitrice
dell’ordine costituito. Un esempio di lingua e stile aderenti alla vicenda e
agli ambienti, mutevoli nel tempo, in cui evolve. Palermo e Murcia sono
marginali ma presenti e sebbene le descrizioni dei luoghi siano più che
essenziali, è chiaro che non potremmo
trovarci altrove.