Jòzef Czapski Proust a
Grjazovec Adelphi 2015
pp.119
Se non avete mai iniziato la Recherche,
se l’avete iniziata e abbandonata, se siete fermi da qualche parte dei Guermantes
e non riuscite ad andare avanti, se l’avete letta fino all’ultima parola e
avete ancora voglia di storie e se, soprattutto, non vi rendete conto della
fortuna di avere tutti i volumi del mondo a portata di mano, allora questo
libro lo dovete leggere a tutti i costi. E se per caso dovessero piacervi power
point e le slide, osservate con
attenzione gli appunti presi a mano da quest’uomo che nel gulag di Grjazovec, in
condizioni di estrema cattività, organizzava su pezzetti di carta informazioni la cui unica
fonte era la propria memoria.