domenica 4 dicembre 2016

Vetrine di Natale



Vetrine di Natale

A Forlì ci sono in tutto due librerie generaliste: Feltrinelli e Mondadori (in ordine alfabetico). Ecco. Per Natale, ovvero per la morte del libro, hanno composto tre vetrine: Mondadori una sola con dentro tutto, Feltrinelli invece due, una per i romanzi e una per i saggi. Le ho fotografate, constatando l’ubiquità dei seguenti maestri della vetrinistica: John Grisham, Alessandro d’Avenia, Roberto Saviano, Carlos Ruiz Zafón, Bruno Vespa e Marcello Simone. Ezio Bianchi interviene nel ruolo dell’underdog chic, quello che dà lustro all’insieme. 





La parte delle donne è sostenuta da un manipolo di vere scrittrici: Luciana Littizzetto (La bella addormentata in quel posto, titolo di classe e qualità), Serena Dandini (Avremo sempre Parigi, la guida di cui sentivamo la mancanza), Patricia Cornwell (Caos, ventiquattresimo thriller  con Kay Scarpetta), Sharon Pivetta (parlatemene come se non ne sapessi niente), Ivana Castoldi (Donne al bivio, un prontuario per neo-anziane),Licia Troisi (La saga del dominio, ciumbia),  Benedetta Parodi e Antonella Clerici sul fronte delle ricette. Ben otto su circa sessanta libri. Alé.






Cosa comprerei con sincero trasporto? Il Calendario Atlante De Agostini (in alto a sinistra) senza il quale non esco neppure di casa.
Cosa comprerei se questa fosse l’ultima vetrina di libri della terra e non fosse rimasto altro? Il Calendario Atlante De Agostini, fonte universale della storia di tutte le storie, con un po' di immaginazione se ne può inventare una al giorno, sempre meglio di un brutto libro.