Álvaro
Enrigue Morte improvvisa Feltrinelli, 2015 pp.232
Un saggio multistrato che, in ordine allineato e con lo stile
del romanzo riunisce: Francisco de Quevedo, Caravaggio, Galileo Galilei, Hernán Cortés, il cardinale Borromeo,
l’arte plumaria azteca, la storia delle palle da tennis e i capelli di Anna
Bolena. Tutto scorre sul filo di una partita a pallacorda tra Quevedo/Nadal e
Caravaggio/Federer. Ogni storia sembra procedere per conto suo, salvo poi riunirsi in
modo esaustivo nelle ultime pagine. Ci vuole un po’ di pazienza, soprattutto
nelle descrizioni dei vari game a tennis o quel che è, ma alla fine c’è
soddisfazione, soprattutto per chi volesse raccogliere il suggerimento di viaggio
messo proprio in fondo. Si imparano anche molte cose sul tennis, sui
conquistadores, sulla vita romana nel Seicento con i suoi papi, e sul modo di
lavorare di Caravaggio.