giovedì 27 agosto 2015

Allmen e le dalie



Martin Suter  Allmen e le dalie  Sellerio, 2015, pp.215



Allmen è un dandy, un po’ sopra le righe, che vive in Svizzera oltre le sue possibilità. Ha un cuoco sudamericano sottopagato che lo consiglia e lo aiuta nelle indagini. Vive in una villa su un lago, mi pare quello di Ginevra, con il suo parco, la serra, la veranda, il giardino d’inverno, i mobili antichi, il profumo di cera d’api, i quadri, gli oggetti di gran gusto, il tè delle sette del mattino. Di mestiere si occupa del recupero di opere d’arte rubate. E’ una specie di Barbie uomo che ha sempre il completo giusto, descritto nei minimi particolari, per ogni occasione del giorno. Un tipo Poirot, ma non così pedante e senz’altro più carino. Si muove tra  nobiltà e  ricchi di antica data, sa sempre cosa bere, cosa mangiare, cosa fumare, dove comprare la tal cosa e la talaltra. Il cuoco è il fenomeno tuttofare che tutte le donne stanche vorrebbero in casa nelle difficoltà. Ha già avuto tre o quattro avventure, e io non me ne sono persa una. Le storie di Allmen, che naturalmente non stanno né in cielo né in terra,  rasserenano e fanno sognare, come se da bambine ci avessero regalato una casa di bambole di venti stanze complete di mobili e accessori.