Kindertotenliber di Aprile
Letizia Muratori Animali domestici Adelphi, 2015, pp.218
Letto fino a pag.60
Una vera scrittrice
senza una vera storia. E’ andata così: ho letto le prime dieci pagine con
ammirazione. Ho proseguito con la speranza di una svolta, qualcosa che mi
distogliesse dai tre personaggi al centro della vicenda: una scrittrice
distratta dai casi della vita, un anziano viveur del potere e della politica,
un traduttore tignoso. I tre formano un triangolo poco amoroso e molto
antipatico. Proprio nel senso che non creano empatia, in estrema sintesi tre
personaggi a interesse zero. A pagina 50
ho pensato di allungare la lettura di altri dieci minuti, ma un matrimonio
festeggiato in una casa di campagna abitata da trenta cani rognosi mi ha
fiaccato. I primi libri di Letizia Muratori erano brevi e narravano storie spesso labili,
sostenute da una scrittura di qualità; la lunghezza, al momento, sembra ancora
poco sostenibile.
Adele Waldman Amori e disamori di Nathaniel P. pp.288
Letto fino a pag.14
Alla quattordicesima
riga di pag.1 c’è già una dettagliata descrizione di come è vestita lei. A
pag.3 il protagonista rompe il profilattico durante un rapporto casuale con
quella della quattordicesima riga. A pag.6 lei è incinta. A pag.7 arrivederci e
grazie, cui fa seguito interruzione di gravidanza a pag.8.
A pag.14 siamo tutti
nel salotto di un trentenne in carriera all’interno di un quartiere di Brooklin
(Greenwood) in via di gentrificazione. Gentrificare vuol dire espellere i
poveri, ristrutturare le classiche case basse, aggiungere negozi e locali con
pretese, plastificare le vecchie facciate con intonaci a prova di intemperie
nei secoli fedeli, in pratica rendere
noioso un quartiere vivace e divertente. C’è una festa e alcuni stravaccati sui
divani parlano di talento. Alla prospettiva della minuziosa descrizione delle
loro carriere per le successive 274 pagine ho ceduto di schianto.