Rosa
Teruzzi La sposa scomparsa Sonzogno
2016 pp.171
Tre donne indagano sulla scomparsa
di un’altra, avvenuta circa trent’anni prima. Sono nonna, madre e figlia, in
ordine crescente di aderenza ai canoni dei comportamenti correnti. La nonna è una
anziana nullafacente sciamannata hippie pre-sessantottina. La figlia è una
compositrice di bouquet da sposa, vedova anestetizzata di un poliziotto e la
nipote è una poliziotta malmostosa. Di tre non se ne fa una. Però abitano a Milano in un
casello ferroviario con giardino in zona Naviglio Grande, unico spunto
interessante della storia che alla fine ho letto quasi per intero, forse perché
mi interessavano le composizioni floreali, ben descritte. Soprattutto volevo
saperne di più sul casello. Alla fine, un po’ con Google Earth, un po’ con i
siti delle ferrovie, l’ho individuato, o almeno credo. E’ il casello di San
Cristoforo, vicino al Naviglio Grande, bellissimo benché degradato. Ho scoperto
anche che è possibile ottenere in comodato d’uso gratuito circa 1700 ex-stazioni
o caselli ferroviari sparsi per tutta l’Italia.
Dove si dimostra che anche un librino svenevole può avere la sua utilità.