Matematica
e chimica
Due spine nel cuore. Ma anche oggetti del desiderio, amori non
corrisposti, sfere celesti cui aspirare in un mondo migliore, soprattutto con
alcune zone del cervello funzionanti anziché atrofiche. Come gli scacchi, gioco
che non conosco e non pratico ma per il quale ho un culto, queste discipline stellari mi attirano,
assieme alla fisica, naturalmente, di tutte la più ambita.
Un libro italiano e un altro cinese entrano nel merito della
chimica e della matematica, con esiti diversi.
Piersandro
Pallavicini La chimica della bellezza Feltrinelli 2016 pp.270
Già il titolo dovrebbe far pensare, non La bellezza della chimica, adatto ad un manuale Hoepli, ma La chimica della bellezza, ovvero la
chimica più elegante, esteticamente inappuntabile, necessaria ed esatta,
incontaminata e perenne: l’inorganica. Pallavicini mi ha convinto, ma ci ero già arrivata un po’ da sola. La chimica
di prima liceo, l’inorganica, era bella e varia, con tutti gli elementi della tavola
periodica, i colori, gli esperimenti con i fumi, le tinte che cambiavano all’improvviso. Soprattutto
era facile. Quella di seconda liceo era impossibile, girava solo del gran
carbonio, un po’ di ossigeno e idrogeno e delle formule lunghe, gli esercizi
non c’erano più, una delusione. Oltre a convincerci che la chimica inorganica è
più bella, Pallavicini riesce a raccontarci una storia delle sue, cioè avvincente, piena di personaggi e storie divertenti ma anche a ragguagliarci
sullo stato attuale della chimica inorganica. Ci parla dei premi Nobel meritati
e usurpati, dello stato della ricerca riuscendo anche a indovinare il Nobel del
2016, molto prima che venisse assegnato. Un Nobel meritato, e, si suppone,
accettato e ritirato quando sarà il momento.
Mai
Jia Il fatale talento del signor Rong Marsilio
2016 pp.412
Letto fino
a pag. 234
E’ la storia di un bambino cinese eccezionalmente dotato per la
matematica, della sua formazione e del suo impiego in attività strategiche all’epoca
della rivoluzione culturale. La prima parte, quella della formazione, vola. La
seconda, quella della segregazione del protagonista ormai adulto e destinato a
interpretare e decrittare codici segreti a scopo militare si perde in storie e
sottostorie, flashback e ripetizioni. Soprattutto sparisce la matematica e subentrano
trame misteriose, talmente oscure da
risultare incomprensibili, con due voci narranti che si sovrappongono e disorientano,
al punto da convincermi a interrompere la lettura.