martedì 15 settembre 2015

La ladra di piante



Daniela Amenta   La ladra di piante  Baldini&Castoldi, 2015, pp.228


Non sembra ma è un giallo dove la ladra di piante è una lavoratrice precaria, non più giovanissima, che raccoglie per strada, nei cassonetti, vicino ai cimiteri piante moribonde o in stato di morte apparente. Le porta sul terrazzo in cui vive, di cui l’alloggio è solo un minimo accessorio abusivo, e le riporta in vita. Inoltre ruba, nottetempo, le piante che conducono una vita grama nei sottoscala e sui ballatoi dei condomini,  principalmente aspidistre, a Roma comunemente dette foglioni. (Qui in Romagna: fuiòn). Personaggio originale e coinvolgente, soprattutto per chi apprezza le seconde vite degli oggetti, dalla spazzatura alla dignità del riuso. Non è la sola. Attorno a lei altri protagonisti plausibili ed empatici entrano in questa storia garbata, benché aspra. Roma Sud è descritta in modo ammirevole, come luogo in cui le acque dolci e salate, emerse e sotterranee si confondono e fanno presagire il mare.